martedì 17 aprile 2012

L'estremismo alimentare



Sto leggendo ultimamente cose molto interessanti sulla nutrizione...ma credo che ci sia un errore di fondo, cioè pensare di avere la verità assoluta. Nutrirsi vuol dire rifornirsi degli elementi necessari , se sono necessari vuol dire che sono mancanti o che non devono mai mancare al sostentamento dellla VITA. Ergo , per parlare con cognizione di nutrizione bisogna essere come minimo un biologo o avere studi di biologia. Se però abbiamo un buon feeling con il nostro corpo, senza preconcetti sociali (quelli che creano i disagi alimentari) se sappiamo ascoltare è possibile che il nostro metabolismo ci dica quello che ci manca. Purtroppo a differenza degli animali (che non razionalizzano e non hanno società complesse come la nostra) abbiamo preconcetti ,ragionamenti, educazione e ci metto anche politiche che bloccano quel semplice meccanismo di ascolto. Ed ecco per me che in poco tempo si arriva all'estremismo alimentare . Il mangiare dovrebbe essere un'azione semplice senza muri psicologici. Socrate diceva "bisogna mangiare per vivere non vivere per mangiare" ...se ti identifica un etichetta , macrobiotica, vegana, vegetariana, carnivora, onnivora ecc ecc e ti domandi troppe volte al giorno cosa ti puoi mangiare c'è qualcosa che non va. Lo dico perchè so esattamente che circolo vizioso è l'espressione di se stessi sul cibo, da ex bulimica ed ex anoressica (e non si smette mai di esserlo in effetti) qualsiasi tipo di fissazione per il cibo, seppur sano come dicono, è in effetti una strada per la patologia . Ogni uno di noi è diverso ed ha necessariamente bisogno di ciò che manca quando ci nutriamo non di quello che ci sembra giusto o politicamente corretto. Il nostro corpo parla attraverso i canali che a lungo andare ci portano dal medico a dirgli " Ma che cos'ho"? se li ignoriamo. Date retta al corpo e non al cervello, quest'ultimo molte volte pieno di concetti altrui ben assimilati ma mai ragionati.

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